Era dall'ultima gara a cui ho partecipato ( 22 luglio) che non vi scrivevo e oggi 1 agosto torno , a parlare di me ,inizia agosto forse il mese per me piu' interminabile di tutto l'anno , fa caldo e sono in " vacanza " ma in agosto non sono mai partito per andare in vacanza e perciò non mi sembra vera vacanza.Questa ultima settimana l'ho presa per staccare un pò dalla corsa ho corso poco domenica scorsa un lento di un ora a 5'00 al km e giovedì mattina insieme a Emanuele un corto di 6 km con variazioni ma leggero per i miei ritmi , mercoledì sono andato in palestra per fare potenziamento ( muscoli arti superiori e in parte dei quadricipiti e glutei ) e mi sono divertito molto , pure oggi ci sono stato , e poi ieri ho corso di pomeriggio all'ombra con 27° , un allenamento di qualità di ripetute 12x400 a 1'28 di media con 1'di recupero a 3'40 al km! davvero un ottimo allenamento in cui ho raggiunto davvero il mio limite gli ultimi 2 400 gli ho fatti solo con la forza di volontà e nel ultimo ho aumentato di pochissimo, rispetto al solito quando alla fine miglioro sempre .Ho iniziato ad andare in palestra grazie ad un mese di prova , e mi piace molto , poi entro il 25 deciderò se continuare o smettere ,dipende molto anche da quanto costerà, un impegno cosi' fisso e a lungo termine, non sò se posso prenderlo , non ho ancora bene chiari i miei impegni da settembre in poi , ho alcune idee in mente e devo avere molte risposte,e poi ho ancora 2 esami da preparare e da superare anatomia e biochimica, ad inizio settembre inizierò ad attivarmi concretamente per portare avanti alcune idee , augurandomi di avere risposte positive e di potere fare ottime esperienze ,sportive .Il vantaggio di studiare scienze motorie e che mi permette di avere molte possibilità poi stà a me specializzarmi .mi allenerò bene per i 5000 m tra la palestra ( potenziamento ) e la corsa con allenamenti di qualità fino alla gara del 9-9 , poi riposo e relax, e stacco per 1 settimana dalla corsa ,una volta a settimana vado con i ragazzi al parco a farli correre un pò cosi' si divertono e fanno movimento, e stò studiando con impegno anatomia , che palle!ci stò capendo poco però ci stò mettendo tutta la mia buona volontà.Buona notte e buone corse e buone vacanze a tutti , divertitevi !
środa, 7 października 2015
Per non dimenticare, ma...
Tanti i post su tutti i social, ogni anno il 27 Gennaio un tam tam di Tweet, post su Facebook, diversi blog, testate giornalistiche ecc, ripercorrono con la memoria una dei periodi storici più tristi e efferati che la razza umana abbia potuto compiere, la Shoah.
Anche quest'anno, in occasione del settantesimo anno della liberazione dei deportati ad Auschwitz, dell'apertura dei cancelli di questo luogo infernale sulla terra, in tanti hanno detto, scritto la propria opinione.
Anche io nel mio piccolo voglio esternare un mio pensiero, non perché va fatto, ma semplicemente perché spulciando il web sono inciampato in alcune pagine, dove veniva pubblicata questa foto:
Ebbene non si tratta di Auschwitz e non siamo nel 1940, si tratta di attualità, dove in Corea del Nord ancora oggi ci sono vari tipi di campi e prigioni. Ogni tipo di violazione dei minimi diritti umani viene perpetrata in queste strutture. Vi sono le Colonie penali per prigionieri politici (kwan-li-so), le Strutture detentive a lungo termine (Kyo-Hwa-so), le Strutture penitenziarie di lavoro forzato (jip-kyul-so), le Brigate mobili di lavoro forzato(Ro-dong-dan-ryeon-dae) e i Centri di detenzione e interrogatorio (Ku-ryu-jang). Dentro queste strutture si esercita l'arte affinata del male assoluto. E dentro queste strutture si stima languano tra i 50.000 e i 70.000 cristiani nordcoreani, incarcerati a causa della loro fede in Gesù.
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In Cina, vi sono almeno 1045 LAOGAI, dove milioni di uomini donne e bambini sono condannati ai
Mao Zedong inaugurò i LAOGAI nel 1950, seguendo il modello staliniano dei GU-LAG. Mentre i LAGER nazisti furono chiusi nel 1945 ed i GU-LAG sovietici sono in disuso dagli anni '90, i LAOGAI cinesi sono tuttora operanti. La parola LAOGAI è in realtà una sigla ricavata da "LAODONG GAIZAO DUI" e significa "riforma attraverso il lavoro".
I LAOGAI sono tuttora strettamente funzionali allo stato totalitario cinese per un doppio scopo: a. perpetuare la macchina dell'intimidazione e del terrore, con il lavaggio del cervello
lavori forzati a vantaggio economico del regime comunista cinese e di numerose multinazionali che investono o producono in Cina.
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Oltre un milione di palestinesi vivono in condizioni di assoluta miseria nei campi profughi. È uno dei principali elementi di instabilità del Medio Oriente.
In Siria, come in Mali, continuano gli eccidi di donne, bambini, anziani, sotto lo sguardo fintamente interessato delle altre nazioni c.d. democratiche: quelle stesse nazioni che si affannano nel celebrare varie ricorrenze (Olocausto, Foibe etc..). Ricorrenze sacrosante, che servono a mantenere viva la memoria su efferatezze tremende, tragiche ed imperdonabili. Ma esse dovrebbero servire anche ad evitare che quelle stesse tragedie si ripetano nel presente e nel futuro.
Ecco, allora anche io ho voluto scrivere il mio pensiero a riguardo. Credo che tutti si ricordano della "Giornata della memoria", ma pochissimi probabilmente ricordano cosa devono ricordare.
Petits-Beurre alle noci e pistacchi di bronte.
A volte dimentico che non sempre le cose sono scontate,
dimentico di dire alle persone che amo, quanto contano per me,
quanto mi mancano quando non ci sono,
e
quanto, fondamentale sia, la loro impronta nella mia vita.
Alle persone che hanno fatto parte del mio passato
e che in qualche modo hanno contribuito
a farmi diventare la persona che sono;
ed a tutte quelle che costituiscono il mio presente,
comprese voi, carissime amiche blogger.
Grazie!
Dose per 50 petits-beurre:
200 gr di zucchero
200 gr di burro leggermente salato
125 ml d'acqua
2 gr di sale
550 gr farina 00
6 gr di lievito60 gr di noci60 gr di pisatcchi di bronte (acquistati qualche tempo fa in una fiera agricola tenutasi qui vicino e custoditi gelosamente).
Riunite in un pentolino lo zucchero ed il burro,l'acqua e il sale.Portate a bollore su fiamma bassa.
Quando il burro sarà fuso spegnete il fuoco e lasciate riposare per 20 minuti rigirando spesso.
Tritare le noci e i pistacchi.
In una terrina mescolate la farina e il lievito aggiungendo successivamente le noci e i pistacchi tritati.
Aggiungete il composto liquido freddo.
Lavorate l'impasto fino a che il composto sia compatto ma piuttosto molle.
Avvolgete l'impasto nella pellicola e riponetelo in un luogo fresco per almeno 3 ore.
Trascorso
il tempo necessario stendete la sfoglia sottile e con l'apposito stampo
ritagliate i petit-beurre, disponeteli sulla placca rivestita di carta
forno e infornate per 12 min. a 180°.
Questi biscotti devono essere ben dorati ai bordi e più bianchi al centro.
Bon appetit!!
Paulinho E Seu Piano - Ritmo Fascinante Nº 3 (1959)
Olá! Inicialmente eu gostaria de esclarecer, mais uma vez, uma questão que sempre vem a tona. Muitos ainda me perguntam sobre um outro Toque Musical que se encontra restrito à convidados. Como já informei, o blog restrito é o original, foi nele que as minhas postagens começaram. Quando postei, em primeira mão, as gravações caseiras de João Gilberto feitas pelo fotógrafo Chico Pereira, houve aquele grande 'bum', se tornando um dos assuntos mais comentados da rede, notícia em todos meios de comunicação. Coisa que ainda hoje ecoa pelo quatro cantos. Diante a tanto barulho, mas principalmente em razão de ameaças anônimas por parte de uns e despeito de outros, resolvi transformar o blog num espaço privado, restrito apenas àqueles que fosse amigos cultos e ocultos :) Infelizmente havia um limite para o número de associados o que me obrigou a rever minha intenções. As ameaças contra o blog continuaram. Foi conversando com o amigo Zecaloro, do Loronix, que ele me sugeriu criar um 'espelho', ou seja um blog clone. Durante um tempo (alguns ainda se lembram) mantive os dois blogs funcionando publicamente, sempre com as postagens diárias. Depois percebi que tudo aquilo era em vão e só criava mais confusão para os amigos usuários. Daí resolvi retirar o primeiro da circulação pública, mantendo-o ainda como um refúgio em caso de possíveis retaliações. Desde então ele continua lá, desatualizado, sem links e limitado aos meus fantamas. Mesmo não estando acessível ele ainda continua criando confusão na cabeça de alguns. Talvez porque as vezes acontece de eu estar 'logado' (de login) com outro e-mail ;) Mas enfim, o que vale está aqui, no endereço atual.Putz, que introdução! Vamos agora ao álbum do dia. Hoje vamos curtir o "Ritmo Fascinante Nº 3" da gravadora Copacabana. Lançado em 1959, este é mais um 'long-play' da série onde só existem os volumes 1 e 3. Neste, temos o pianista Paulo Lima de Jesus, o Paulinho Preto, que tocou nas orquestras dos maestros Carioca, Silvio Mazzuca e Casé. Acompanhou também a cantora Leny Everson, cujo o álbum Nº 1 é dela. Possivelmente o Paulinho deve também ter participado deste disco, pois justamente no ano seguinte o 'Caramujo' iria chamá-lo para assinar o Nº 3 (por favor, não me pergunte qual e nem onde entra o Nº 2). Pelo texto da contracapa deste álbum se percebe que a Copacabana ficou mesmo impressionada com o talento do Paulinho.Sem dúvidas, o pianista, arranjador e compositor é muito bom. Acompanhado por uma pequena banda com sax, flauta, contrabaixo, bateria e percussão eles tocam um variado leque que vai do samba ao bolero, do fox ao jazz. Paulinho entra ainda com quase todos os arranjos e a faixa "Paulinho no choro". Um trabalho bacana que ainda contou com um apelo visual. Uma típica capa de um disco de jazz, né não? Só por ela já vale uma conferida ;)seleção de clássicostillprelúdioconcerto d'autunnomais um outonoi love pariso rei do sambalove for saletente sorrirpoincianapaulinho no choroall the way
PASTEL VEGETARIANO
INGREDIENTES
1 paquete de láminas de pan de semillas
1 zanahoria
Queso crema San Millán
Queso Parmesano rallado
Mahonesa
2 huevos duros
10 aceitunas negras deshuesadas
Manzana
Nueces
Queso Roquefort
Aceite
Sal
PREPARACIÓN
Rallar la zanahoria y escurrir para que no empape el pan. Reservar.
Poner en la fuente de servir una lámina de pan.
Mezclar la zanahoria con dos cucharadas de queso crema y dos cucharadas de queso rallado. Ha de quedar compacto. Extender sobre la lámina.
Colocar otra lámina de pan encima.
Extender mahonesa y encima, los huevos rallados con un poco de sal y aceite.
Otra lámina de pan.
Triturar las aceitunas y mezclar con una cucharadas de queso crema, media manzana picada y extender sobre la lámina de pan.
Cubrir con otra lámina.
Mezclar queso Roquefort con nueces picadas y extender.
Cubrir de nuevo con pan.
En un bol, mezclar unas cucharadas de queso crema con mahonesa y un poco de pimienta recién molida.
Extender por encima y alrededor del pastel.
Decorar al gusto, y mejor de un día para otro.
Nota: Los rellenos son al gusto.
Fuente: Mabel con algunas variaciones.
Bon appétit!!
PER CONOSCERE LA VITA
IL VALORE DEL TEMPO
''Non si recupera mai un istante di vita, neanche con un milione di monete d'oro.
Allora, quale perdita è più grande del tempo perduto?''
SEMPLICEMENTE BELLO
''La bellezza più vera è senza artifici''
(Sant Jérone)
FIUMI D'AMORE
''All'inizio sono piccoli, ma nel corso del tempo divengono più forti e più profondi e, una volta definito il proprio corso, è impossibile ripercorrerli all'indietro.
Vale la stessa cosa per i fiumi, gli anni e le amicizie''.
(Vecchio detto sanscrita)
Priorità
''Il mondo non ti deve nulla, c'era già prima di te''.
(Mark Twain)
VITA SANA
''Il segreto della salute mentale e fisica è di non lamentarsi sul passato, di non preoccuparsi del futuro e di non mettere davanti i problemi, ma di vivere il presente in maniera saggia e seria''
(Budda)
SVILUPPO SOSTENIBILE
Niente distingue, all'inizio, gli uccelli dall'uomo se non il fatto che i primi costruiscono e lasciano il paesaggio esattamente come lo ricevono.''
Ronert Lynd)
UN PUNTO DI VISTA
La bellezza non è che una qualità intrinseca delle cose. Non esiste che nello spirito di colui che contempla.''
(David Hume)
BELLEZZA PURA
''Osservaste come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano, eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria vestiva come uno di loro''
(Matteo 6:28-29)
SOGNARE AD OCCHI APERTI
Coloro che sognano ad occhi aperti -vedono- mille cose che sfuggono a coloro che non sognano che quando dormono''
(Edgar Allan Poe)
INVITO
Il primo fiore ad essersi aperto sulla terra era un invito alla canzone che non era ancora nata.
(Robindranath Tagore)
SOFFERENZA ASSOLUTA
Non essere nessuno per nessuno, costituisce una delle più grandi sofferenze in assoluto.
(Madre Teresa di Calcutta)
''Quando un battello viene contro di te, non aver paura: può venire inconttro per aiutarti
(Detto cinese)
Parole rubate
Non sono brava a parlare dei miei pensieri,emozioni più profonde e via dicendo. Cioè,forse saprei farlo,date le analisi psicologiche introspettive che sono solita intraprendere piuttosto spesso,talvolta con un discreto successo,altre destinate a non svelare gli interrogativi, per cercare di trovare risposta a qualche mio atteggiamento che esternamente può sembrare incomprensibile,o spiegazioni ai miei repentini cambiamenti di umore,di relazione con alcune persone,e di sentimenti addirittura. Ma non mi va di applicarmici,o meglio forse scrivendone in prima persona mi esporrei troppo,e prendere in prestito parole di qualcun altro con le quali ho sentito un'impressionante affinità mi fa comunque sentire di parlare di me,ma protetta dal filtro della persona di cui si sta realmente parlando. E allora rubo le parole del diario di Maria Ferres,dal piacere di Gabriele d'Annunzio,lette qualche giorno fa, e rilette, incredula di quanto fedelmente mi descrivessero,escluse le parti d'invocazione a Santi,Signore e Madonna,ovviamente. Ora già sento che il mio stato d'animo è un po' diverso,più resoluto e più indipendente da certi legami,ma in quel momento lo descrivevano perfettamente."I moti del mio spirito prendono forma d'interrogazioni,di enigmi. Io interrogo di continuo me stessa e non rispondo mai. Non ho avuto il coraggio di guardar proprio in fondo, di conoscere con esattezza il mio stato,di prendere una risoluzione veramente forte e leale. Io sono pusillanime,io sono vile,ho paura del dolore,voglio soffrire il meno possibile; voglio ancora ondeggiare,temporeggiare,palliare,salvarmi con sotterfugi,nascondermi,invece d'affrontare a viso aperto la battaglia decisiva. Il fatto è questo: che io temo di rimaner sola con lui,d'aver con lui un colloquio grave e che la mia vita qui è ridotta una continuazione di piccole astuzie,di piccoli ripieghi,di piccoli pretesti per evitare la sua compagnia. L'artificio è indegno di me. O voglio assolutamente rinunziare a questo amore, ed egli udrà la mia parola triste ma ferma. O voglio accettarlo,nella sua purità, ed egli avrà il mio consenso spirituale. Ora io mi domando: -Che voglio? Quale scelgo delle due vie? Rinunziare? Accettare?"Scrive ancora Maria Ferres,qualche giorno dopo:"Quella malinconia m'attira. Non so perchè,la mia anima tende a quella forma di supplizio; è sedotta dalla perpetuità d'un dolore unico,dalla uniformità,dalla monotonia. Accetterebbe volentieri per tutta la vita una gravezza enorme,ma definita immutabile,invece della mutabilità,delle imprevedibili vicende,delle imprevedibili alternative. Pur essendo abituata alla sofferenza,ha paura dell'incerto,teme le sorprese,teme gli urti improvvisi. Senza esitare un istante,in questa notte accetterebbe qualunque più grave condanna di dolore a patto d'esser assicurata contro gli ignoti agguati dell'avvenire."Ecco. Solo poco prima diceva di temere la sofferenza e di essere disposta a tutto per fuggirla,poco dopo afferma che la preferirebbe,se le assicurasse di essere salvaguardata dall'imprevedibilità di ciò che l'aspetta. Ondeggiare. Tra ciò che può sembrare una certezza in un momento e che può trasformarsi in un indistricabile dubbio un attimo dopo. E temere. Di guardare davanti a me,di provare a dare una forma all'ignoto che mi aspetta.E sebbene possa stonare la pubblicazione di una ricetta dopo tale abbandono a riflessioni poco ottimistiche,mi piace pensare che forse Andrea Sperelli gradirebbe uno di questi dolcetti durante le sue consuete "colazioni leggere".Skinny muffins alle pere e fiocchi d'avena con farina di kamut-270 gr. farina di kamut-2 uova-150 gr. zucchero di canna-2 cucchiani di lievito-85 gr. panna acida-50 gr. fiocchi d'avena-1 pera grande
Sbattere le uova con lo zucchero e la panna acida,incorporare la farina e il lievito,quindi aggiungere la pera sbucciata e fatta a piccoli dadini e i fiocchi d'avena. Riempire i pirottini con l'impasto,e infornare a 180° per circa 15 minuti.Far raffreddare un po' in forno prima di toglierli dallo stampo perchè a causa della pera rimangono piuttosto morbidi e delicati.Ottimi per accompagnare il tè delle cinque :)
Piccoli Piaceri #3
"Una
giovane ragazza con un gusto pronunciato per i piccoli piaceri della
vita: immergere la mano in un sacco di legumi, spaccare la crosticina di
una creme brulée con la punta del cucchiaino e far rimbalzare sassi
sull'acqua del Canal Saint Martin." Il favoloso mondo di Amelie cit.
Questo
è il terzo capitolo di questa bislacca rubrica. E anche l'ultimo. Non è
per carenza di idee, piuttosto è bene rinnovare la tipologia di post.
Chissà, più in là potrei ritornare sui miei passi..
#1
Quando è ora di ritirarsi e quindi di andare a letto -a meno che io non stia barcollando tra la dimensione del sonno e quella del dormiveglia- mi dò una sciacquata rapida e mi accuccio sotto le coperte. Quest'abitudine mi trasmette la tranquillità necessaria per farmi dormire serena, come se così facendo le lordure della mia vita e quindi i pensieri negativi e i ricordi infelici non potessero insidiarsi in questo mio tempio sotto il piumone - specie quando è fresco di bucato.
Ho 22 anni ma continuo a nutrire un amore viscerale per mia madre e quindi non mi vergogno di dire che dormire con lei mi trasmette un senso di sicurezza impossibile da trovare altrove. Il calore che provo standole accanto è confortante,ma non da meno il profumo della sua pelle. Sono sempre stata molto fissata a questo proposito, pensate infatti che da piccola quando mia madre non era nei dintorni, prendevo i suoi abiti,li indossavo alla meglio che potevo e ci rotolavo,per sentire meglio l'odore rimasto sui vestiti di lei.
Qui fui colta in flagrante.
Piccole manie crescono.
Non intendevo a quel modo!
#2
Poi c'è la doccia. Quando fa freddo entrare in contatto con l'acqua può rivelarsi alquanto traumatico...
Ma benedetta sia l'acqua calda!
Finchè dura.
A casa mia dopo un pò si esaurisce... E lì sono cazzi.
#3
Ma vogliamo parlare del toccare la pelle fresca di depilazione o rigenerata da una pulizia del viso? Un pò come fanno i serpenti quando fanno la muta e cambiano pelle, per noi ragazze è una gioia ritrovarsi con un'epidermide liscia e liberata da quei molestissimi peli superflui e da quegli antiestetici punti neri.
Mi rivolgo ai maschietti:
non è che siccome ne parlo io vuol dire che sono l'unica
sfigata al mondo ad avere peli e difetti della pelle da evitare quasi fossi una
lebbrosa! Non è che Veet, Bic, Depil Soap, Braun, Streep, eccetera eccetera
hanno campato grazie unicamente a me! Coi drammi estetici delle donne di tutto
il mondo queste aziende c'hanno campato le loro e le vostre
nonne,mamme,sorelle,zie,figlie,nipoti e pronipoti brutte almeno quanto noi
altre comuni mortali! Vi asssssssssicuro che ci fa più figura una persona
disposta a parlarne e a scherzarci sopra piuttosto che una ragazza che rinnega
il problema > finga non esista > si spaccia per l'aggraziata ed
imperitura talpa senza peli quale non è!
Madelein Kahn: "Non avrei saputo esprimere meglio il concetto, bravissima Robbin! Rivendica i nostri diritti!"
Robbin: "No, bella mia. Le frustrazioni ce le dobbiamo sorbire tutte quante senza sconti! Però rispetto ai maschi abbiamo un vantaggio e cioè che le cose belle che ci accadono sono sempre e solo per merito dei nostri ammirevoli sforzi."
Pasqua 2013: 3 in 1
E siamo sopravvissuti anche a questa Pasqua da poco trascorsa. Come anticipato, ho fatto la pastiera e il babà rustico. Sono rimasta molto soddisfatta da entrambi, che sono venuti belli d'aspetto e buoni di sapore.La ricetta della pastiera è praticamente sempre la stessa ottima ricetta di Teresa Insero, ho solo messo più grano nella crema di grano, perché qualcuno mi aveva fatto notare che non sarebbe stato male se si fosse sentito di più (e io ero d'accordo), e dunque ce ne ho messo 290 g invece di 200, aumentando poco poco anche il latte. Il risultato:
Sul babà rustico invece vorrei spenderci qualche parola. La ricetta è sempre quella di Iris, però avevo detto che avrei provato a farla col lievito naturale liquido (LNL) che da un po' ho iniziato ad usare per panificare e pizzificare, e di cui vi parlerò più estesamente tra qualche post. Sono rimasta entusiasta del risultato! Splendida lievitazione, brioche bella spugnosa e umida
Rispetto alla ricetta originale:ovviamente ho iniziato a rinfrescare il LNL 5 giorni prima di usarlo
il venerdì mattina ho preparato una biga con 100 g di manitoba Molino Spadoni, 50 g di latte e tra 10 e 15 g di LNL, lasciando che si gonfiasse bene, praticamente fino a sera
la sera ho preparato l'impasto nella macchina del pane, introducendo il resto del latte, il miele al posto del malto, le uova, la biga a pezzi, 150 g di manitoba Molino Spadoni, 125 g di farina bianca tipo 0, 125 g di solina tipo 2, 120 g di strutto (al posto dell'olio evo), il sale e il pepe
a fine impasto, ho messo in un contenitore con coperchio, avvolto in un canovaccio e posto a lievitare nel microonde, dove l'ho lasciato per 14-15 ore
il giorno dopo ho allargato l'impasto con le mani sul piano leggermente infarinato e c'ho sparso l'imbottitura (ho dimenticato il parmigiano :-( , però ci ho messo un uovo sodo a pezzetti :-D ), rimpastato per far distribuire bene il tutto e posto in uno stampo a ciambella, coperto con pellicola e canovaccio e di nuovo a lievitare nel microonde fino a sera
cottura come sempre.
Un po' lungo, ma il risultato ripaga ampiamente il lavoro e l'attesa.Infine... era rimasta un po' di crema di ricotta della pastiera. Come impiegarla? Mangiandola a cucchiaiate, direte voi. Sì, però... insomma... ci sono dentro anche le uova crude, e seppure io usi le uova biologiche, cerco di evitare di mangiarle crude, non si può mai sapere. E allora ho improvvisato un dessert semplice semplice: ho messo la crema dentro due stampini da soufflé di porcellana e li ho cotti a bagnomaria nel forno a 180° ventilato per 50-60 minuti.
Una volta che si sono raffreddati, li ho passati in frigo fino al momento di servirli. In pratica ho fatto una sorta di budini di ricotta, veramente deliziosi se si ama la farcia della pastiera.Vabbé, direi che anche per questa Pasqua, abbiamo dato!